Introduzione ai mandala

I mandala (la parola deriva dal termine Sanscrito che significa cerchio) sono disegni geometrici simmetrici, di solito racchiusi da un cerchio, un quadrato o un rettangolo, utilizzati come cosmografi e come punti focali per la meditazione. Molto diffusi fra gli Indù, in India, che, fin dal 1500 a. C., li usavano durante cerimonie religiose, furono poi ulteriormente elaborati dal Buddismo Tantrico, nel Tibet. I mandala Tibetani tradizionali venivano dipinti su tankas (pergamena arrotolata), realizzati con la tecnica della pittura a sabbia con mucchietti di chicchi di riso colorato, realizzando sculture o costruzioni architettoniche raffiguranti palazzi o perfino città intere. Nel tempo, attraverso la Cina si diffusero in Corea e poi in Giappone. In maniera del tutto indipendente i Celti, una popolazione di derivazione indo-europea che influenzò lo sviluppo della cultura europea dal Nord Italia al Mar Baltico e raggiunse la sua massima espansione fra il 300 e il 400 a. C., elaborarono disegni simili a mandala da elementi curvilinei e a forma di reticolo.
I mandala hanno forme e funzioni diverse anche all’interno della stessa tradizione Indù’, tuttavia hanno anche molte qualità in comune: un punto centrale, un disegno geometrico e simmetrico e un’unica finalità, ossia rappresentare L’Unità dell’Universo composto da diversi, molteplici elementi, talvolta apparentemente caotici. Pitture a sabbia dei Navaho, degli Hopi e di altre popolazioni indigene del Nord America condividono questa finalità e possiedono schemi simmetrici, spesso formati da quattro o anche da movimenti che convergono verso un centro o si dipartono da esso. Ogni disegno interagisce con noi a livello cellulare, unicamente per riequilibrare le nostre energie, le nostre memorie. L’Universo stesso è composto da forme geometriche che, insieme, armonicamente esprimono il piano divino sotteso che ha dato loro vita.
La conoscenza di un modello metafisico che determina una forma fisica è nota come Geometria Sacra. Così, attraverso gli elementi della Geometria Sacra, l’equilibrio e l’armonia delle figure ottenute con righello e compasso possono agire su di noi più o meno come una struttura sacra o come le differenti parti del corpo correlate fra loro, oppure come un cristallo o ogni altra forma di vita dell’Universo.
Inoltre la Geometria Sacra ci rende capaci di comprendere la saggezza di culture che lasciarono la Terra molto tempo fa e facilita la comunicazione con esseri di altri mondi e dimensioni. Ma, soprattutto, sollecita l’esperienza per modulare il nostro futuro e accelera la nostra evoluzione. La Geometria Sacra è magica poiché promette l’energia universale necessaria al riequilibrio di tutte le cose ad un uguale livello.
Il mandala rappresenta energia che si diparte e converge verso un punto centrale, simmetria e unità, elementi comuni a tutti mandala.
Se li colorate per puro divertimento i mandala evocheranno in voi il piacere che deriva dal lavorare con modelli universali di linee. Invece, se li colorate a scopo curativo, essi allevieranno le vostre tensioni e fastidi e accresceranno in voi serenità e attività mentale. Infine, se li colorate per una esplorazione spirituale, vi aiuteranno ad ottenere una migliore conoscenza e consapevolezza di voi stessi.

1 commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *